Seminario “Il Tango incontra il TAI CHI”
Con i maestri Giuseppe Lotito e Cristina Scimè
Un sistema dinamico di danza per connettere il proprio corpo a quello dell’altro tramite l’utilizzo di otto forze base.
Un’esplorazione dell’antica arte marziale per meglio comprendere i meccanismi del Tango Argentino classico, in particolare: connessione, equilibrio e dissociazione. Il respiro e i concetti di riempire e svuotare, l’uso del peso nell’abbraccio come sistema per migliorare in modo sensibile il nostro ballo e i codici che lo compongono e lo differenziano da tutti i balli di coppia. Non ultimo uno studio sull’improvvisazione. Verranno proposte cinque sequenze che metteranno a confronto il Tango Nuevo con quello Classico, in modo da comprenderne differenze e similitudini.
Le parole chiave sulle quali lavoreremo sono: Connessione, Abbraccio Dinamico (aperto/chiuso) a seconda della musica. Confronto tra TANGO CLASSICO e Tango Nuevo, significato e comprensione dei termini. Tai Chi come metodo di apprendimento veloce.
Giuseppe Lotito
Si forma nella danza inizialmente con maestri come Luisa e Walter Panzetti per poi seguire un’insegnante della Scala di Milano: Luciana Novaro e Virgilio Pitzalis. Contemporaneamente studia musica, teoria e strumento con il maestro Gigi Cifarelli e violoncello con il maestro Simone Groppo.
A questo punto vira alla ricerca delle arti marziali interne come Tai Chi Chuan e Shaolin Mon. Nel frattempo sostiene l’esame di cintura nera di Tae Kwon Do e crea un centro per lo studio di questo sport olimpionico, chiamandolo “Olimpic Dojang” e insegnando a Milano, Venezia, Varese e Bologna. Non ultimo lo studio della spada giapponese, che diventa la risultante di tutte le ricerche nell’ambito delle attività marziali.
Dopo un intervallo di 7 anni durante i quali studia le “Danze Sacre” di Gurdjieff e frequenta i Dervisci Roteanti di origine cipriota diretti da un’eminenza religiosa nota con il nome di Maulana Sheyk Nazim, si ferma per occuparsi della pubblicazione del suo primo romanzo: “La profezia della Luna”.
Nel 1999 scopre casualmente il Tango Argentino e se ne innamora, intravedendo al suo interno movimenti e codici che hanno similitudine e sincretismo con le arti fino a quel momento sudiate.
Studia approfonditamente con importanti maestri direttamente a Buenos Aires, frequentando la città sudamericana per molto tempo e nel corso di numerosi viaggi. Inizia a insegnarlo a Milano nel 2003 per poi portare lezioni e seminari a Padova, Treviso, Napoli, Roma, Varese e Bellinzona (CH).
Non può che scorgere, in tutto questo girovagare sperimentale, un’idea che lo fulmina e lo appassiona: ideare un combattimento danzato denso di codici marziali, di tango e danza contemporanea, ma anche di una sacralità orientale che lo ha sempre affascinato.
Lo chiama Taitango e inizia uno studio quotidiano correlato da una sperimentazione che dura 3 anni.
Ora propone la sua disciplina in varie scuole in Italia con lo scopo di educare anima, mente e corpo e col fine di danzare singolarmente o in coppia in una magica esperienza sensoriale.
Cristina Scimé
Inizia a studiare danza classica all’età di 9 anni per poi esplorare la danza contemporanea. E diventa presto professionista in spettacoli di teatro danza itineranti con la regia di Valerio Festi.
Si avvicina al Tango Argentino nel 2005, affascinata dalla musica e dalla complessità di questo ballo latino denso di codici e dall’abbraccio inconfondibile. Rapita dalle immense possibilità improvvisative, approfondisce lo studio inizialmente con Giuseppe Lotito e successivamente con maestri del calibro di Facundo e Maria Trubba, Pablo Inza e Eugenia Parilla, Gaston Torelli e Moira Castellano, non ultima Cecilia Gonzalez.
Studia a Catania, Palermo, Milano, Berlino e New York infine a Mantova con coloro che ritiene i suoi veri ispiratori: Juana Sepulveda e Chicho Frumboli.
Nel dicembre 2009 con Giuseppe Lotito si esibisce e tiene delle classi di tango al 5°festival internazionale di salsa di Cavalese dal titolo Tropicando. Partecipa come insegnante di Tango al Festival Latinamericando di Milano (Ago 2010).
Inizia gli studi del Tai Chi Chuan e lo inserisce nel suo insegnamento come sistema per acquisire una migliore consapevolezza del respiro e del movimento nella danza.
Attualmente insegna in varie scuole milanesi utilizzando un originale metodo multidisciplinare.