Alvermann, il baule dei sogni
[TEATRO RAGAZZI]
Con e di: Fabio Bonso e Aldo Baroni
Luci: Luca Seno
Scene: Massimo Checchetto
Musiche originali: Moreno Barbazza e Mario Tiffi
Costumi: Simonetta Nardi
Tecnico luci e audio: Vania Marcato
In una soffitta riposa un baule. Nel baule riposano oggetti, fantasie, storie, personaggi. Un bambino apre quel baule ed ecco… Alvermann comincia. Anche se siamo in una soffitta non dobbiamo ingannarci, può accadere di tutto: di vedere il cielo, il mare, di stare in casa e perfino in un mondo immaginario.
Alvermann prima di tutto è un concetto diverso di vedere il mondo
filtrato attraverso la capacità del protagonista di trasformare la realtà e viverla come un continuo cambiamento di tutto quello che lo circonda. Oltre a ciò vuole essere un modo diverso anche di comunicare, non attraverso la parola, ma usando un linguaggio ed un codice d’interpretazione che stimoli lo spettatore ad entrare in maniera più diretta in quello che avviene sul palcoscenico, come in un rimando continuo tra attore e spettatore alla ricerca di una maggiore comunicazione e forza del teatro.
Lo spettacolo, nato come teatro per ragazzi, ma che ha raggiunto nelle sue molte repliche anche il mondo degli adulti, si svolge in una soffitta, dove il personaggio “Alvermann” entra e, attraverso la fantasia e la creatività, trasforma questo luogo in molti altri dove avvengono storie avventurose.
Tutto nasce da un baule da dove escono gli oggetti più disparati e di uso comune, i quali vengono di volta in volta trasformati e rivissuti in chiave fantastica: ecco allora che ci troviamo alle prese con palloncini che prendono vita, strane presenze di antichi fantasmi, robot tecnologici, bastoni animati, come pure con un aereo e una nave che ci portano a scoprire un fantomatico tesoro in un isola misteriosa dell’oceano, fino a far arrivare gli extraterrestri sul palcoscenico per l’inizio di un’altra avventura.
Lo spettacolo, vissuto solo attraverso la capacità evocativa del gesto e del movimento, usa il linguaggio del corpo per esprimere sensazioni e stati d’animo che via via si susseguono durante questo viaggio fantastico in un mondo fatto di oggetti, di sogni, immagini ed emozioni. L’immaginario dello spettatore viene continuamente stimolato dal gioco di ruoli e personaggi che il protagonista crea sul palcoscenico, dando vita ad un susseguirsi di vicende tra lo strampalato e il reale che lasciano spazio al mondo creativo di chi guarda e vive le sensazioni trasmesse. La colonna sonora che accompagna lo svolgersi della vicenda, e l’uso sapiente delle luci e degli oggetti, diventano importante complemento ad uno spettacolo che coinvolge sia i bambini che gli adulti.
Tecnica
1. Spazio 6 x 8 m. minimo
2. Quadratura nera
3. kw 10 se sala oscurabile con presa 32 A 380V (trifase + neutro + terra)
4. Durata: 70 min
5. Montaggio: 3 ore
6. Smontaggio: 1 ora